Passa ai contenuti principali

E COSI' SIAera!

l'Avv. Simone Aliprandi ieri ci ha segnalato un video  relativo ad un suo intervento di chiusura all'evento dal titolo "E COSI SIAE" tenutosi a Milano lo scorso 22 Ottobre.

In questo intervento, come nella sua relazione iniziale, dedica molto tempo - tra una battuta e uno sghignazzo sarcastico - ad interrogarsi sulle motivazioni per le quali la SIAE non abbia accettato o potuto partecipare all'incontro.

Noi non sappiamo assolutamente il motivo per il quale la SIAE non abbia voluto o potuto partecipare a questa iniziativa. Secondo noi per problemi che esulano dalla non volontà, d'altronde si sono confrontati pubblicamente con tutti, dagli acerrimi ex nemici 5Stelle a Soundreef e dubitiamo abbiano paura di un Aliprandi o un Primiceri. Però, guardando degli spezzoni pubblicati sui social relativi ai vari interventi, riteniamo che la SIAE abbia fatto bene a non partecipare, d'altronde dall'inizio alla fine ci sembra siano stati ampiamente perculati, come in esempio nel video d'apertura. Ci sembra - per quanto abbiamo potuto vedere - che più di "nuove frontiere del diritto d'autore" si sia parlato, in sostanza, di una SIAE logora che - però - non c'è più (come ammesso timidamente, tra uno scherno e l'altro, dagli stessi relatori). Abbiamo visto una sorta di malinconica evocazione "di quei bei tempi in cui potevamo parlare male della SIAE e raccogliere delle briciole di popolarità" (ndr. nostra considerazione virgolettata), oggi superati da leggi, norme e accordi - per carità ancora in fase di rodaggio - ma se vediamo la lunga storia del diritto d'autore in italia e nel mondo e la lunga storia della Società Italiana degli Autori ed Editori, questa manciata di anni, i giorni d'oggi, sono una goccia nella crono-storia evolutiva del diritto e della tecnologia ad esso associata o da essa piegato.

Tornando al video, Aliprandi fa, parlando al passato, una lunga digressione sulla diversità di trattamento tariffario tra varie regioni, sedi ed agenzie mandatarie adducendo che per un medesimo evento in province diverse l'importo da corrispondere per il pagamento del diritto d'autore sia differente. La cosa è curiosa perchè ad oggi (e in verità ormai da anni) è sufficiente andare sul sito della SIAE www.siae.it, sezione utilizzatori, per individuare le tariffe, i criteri di calcolo, le condizioni generali e i termini di pagamento per ciascuno tipo di utilizzo di repertorio da loro amministrato. Persone che utilizzano repertorio non amministrato da SIAE (in es. la maggior parte delle CC) non dovrebbero nemmeno presentarsi presso gli sportelli. Siamo proprio sicuri che per gli esempi che cita/ma non cita, i parametri - per esempio - da location e location - erano identici?

Ad un certo punto Aliprandi parla delle "sanzioni" emesse dalla SIAE e del fatto che a fronte di una sanzione (in esempio) di 81,00 euro risulta impensabile per il cliente di un Avvocato, che voglia impugnare la sanzione, corrispondere cifre ben più alte per l'assistenza legale; legale per giunta che gli risponde "hai ragione, c'è poco da discutere". E' giusto il caso di ricordare che oggi c'è un arbitro che si chiama AGCM al quale si possono fare gratuitamente segnalazioni su comportamenti scorretti, ci sono le Associazioni di Categoria, le camere arbitrali, le Camere di Commercio, gli sportelli per il cittadino delle Associazioni di Categoria, i meccanismi di controllo della SIAE che rimane comunque un Ente Pubblico Economico controllato direttamente dall'Amministrazione Pubblica. Sarà forse il caso di rivedere i vostri onorari? Sarà forse il caso di dire che in realtà la SIAE non emette "sanzioni amministrative", come detto a più riprese da Aliprandi? Perchè la terminologia è importante, alcuni termini sottendono un mondo di concetti che producono un'interpretazione determinante per la valutazione dei fatti. Aliprandi, la SIAE non emette sanzioni amministrative, lo fa eventualmente un Giudice!

Alprandi: "[...] il borderò digitale sposta potere, il borderò digitale toglie potere ai burocrati della sede piccola di Lodi, di Genova, di Crema e di Treviglio [...]" adducendo al fatto, ci pare di capire, che la tecnologia del borderò digitale toglie potere perchè l'agente non ha più il controllo delle varie prassi e quindi la SIAE ha paura dell'avanzamento tecnologico. Aliprandi, innanzitutto il borderò digitale esiste e viene usato e lo ha progettato la SIAE ed è un servizio a disposizione di tutti - e non ci dica perché lo ha fatto soundreef perché se lei lo facesse con soundreef si accorgerebbe che è in realtà tutt'altro. Poi ci dispiace riferirLe che il borderò passa sempre e comunque attraverso il piccolo Agente che virtualmente lo consegna, controlla, verifica sul posto e valida in ultima istanza e questa è una garanzia, un valore aggiunto per gli Autori ed Editori che solo la Società Italiana degli Autori ed Editori, oggi, nel mondo riesce a dare.

Ora, la SIAE gestisce milioni di permessi ed effettua centinaia di migliaia di controlli ogni anno. Errare è umano e i lavoratori, gli agenti sono esseri umani che possono sbagliare, è pacifico ed è inutile scandalizzarci per questo. Prassi, dottrina e giurisprudenza ci sono, basta conoscerli!

Ci siamo limitati a commentare il video segnalato dall'Avv. Simone Aliprandi che è senza dubbio una visione molto parziale dell'intero evento svolto e che non abbiamo avuto modo di vedere. L'Avv. Simone Alprandi è un professionista stimato da chi scrive questo post e ritenuto una persona che potenzialmente potrebbe permettere una migliore interlocuzione tra gli stakeholder del settore. Il presente post non è scritto da un dipendente della SIAE, non è richiesto o commissionato dalla SIAE, non esprime la posizione della SIAE.

Post popolari in questo blog

Soundreef partner di SESAC, SUISA? SONO FROTTOLE!

Come accennato proprio ieri dalla Associazione Intermediari Diritto d'Autore QUI , Soundreef sembra più' brava come "venditore di fumo" che altro. Proprio in questi giorni si sono susseguite le notizie che la Soundreef sarebbe ora partner della Svizzera SUISA e della SESAC, ma ecco pronta la replica del Presidente di Sesac International Alexander Wolf in persona :" «Soundreef è cliente, non partner di Mint, come si potrebbe essere portati a capire dalle comunicazioni di questi giorni, non ci è piaciuto il riferimento a Sesac. Abbiamo avuto uno scambio di mail con Soundreef, nel quale abbiamo precisato la nostra posizione [...]  Siae sta lavorando bene negli ultimi anni. Abbiamo a lungo collaborato insieme e ritengo di credere che lo faremo per lungo tempo ancora ». Di certo non si tira indietro neanche il Direttore Generale di SIAE Gaetano «Soundreef, dunque, è cliente, non partner, come aveva fatto capire. Si confermano artisti del verosimile, bravissimi nel

Quando di Diritto d'Autore e SIAE se ne occupavano luminari.

da Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee 3.4.97 N.C. 105/5 rif. alla interrogazione scritta E-2255/96 Risposta del Presidente del Consgilio dei Ministri On. Mario Monti (economista, accademico): [...] La gestione collettiva rappresenta una possibilità fra le altre nella gestione dei diritti. Essa viene generalmente ritenuta un sistema razionale di sfruttamento delle opere letterarie e artistiche, nella misura in cui permette di garantire un equilibrio soddisfacente tra gli interessi degli aventi diritto e dell'industria culturale, da un lato, e gli utilizzatori dall'altro. La Commissione ne ha quindi riconosciuto il ruolo in numerose direttive. La specificità della gestione collettiva giustifica così in linea generale una posizione di esclusività delle società di gestione nei confronti dei consumatori, affinché gli aventi diritto e i consumatori ne possano trarre tutti i benefici . Di conseguenza, le società di gestione si trovano molto spesso in una situazione

Diritto d'Autore News chiude

Dopo anni di onorata carriera salutiamo tutti. Siate Grandi!