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SIAE Vs soundreef facciamo chiarezza con il nostro punto di vista.

Dunque cerchiamo di fare un po di chiarezza sulla questione #SIAE e #Soundreef .

Passando in rassegna tutti gli articoli e le dichiarazioni pubblicate nelle ultime ore abbiamo da una parte la Società Inglese #Soundreef che negli ultimi mesi ha investito moltissimo in pubblicità online invadendo qualsiasi social, sito ed app che vanta di aver acquisito artisti come #EnricoRuggeri e #Jax convincendoli, secondo indiscrezioni, come fecero, sempre secondo indiscrezioni, con #Fedez e #Gigidalessio ovvero con cospicui anticipi di diritti, si ipotizza il pagamento di 5 anni anticipati in un'unica soluzione ("Enrico, quanto ti da la SIAE ogni anno? Bene io te li do subito, in un'unica soluzione e anticipati per 5"). Insomma "se li so comprati" come direbbero all'ombra del cupolone. 

Ma la mossa non è così sciocca poiché il ritorno in pubblicità è senz'altro notevole, se avessero investito le stesse somme in pubblicità ordinaria non avrebbero sortito alcun effetto, però non prendiamoci in giro, diciamoci le cose come stanno.

Quindi sempre soundreef, che si erge a grande innovatrice - ma mica internet lo hanno inventato loro - continua a sfoderare la famigerata ripartizione analitica al 100% (ma che anche #SIAE ha...) e vanta la ripartizione più rapida, ma ci domandiamo più rapida di cosa? La Legge ora impone dei tempi precisi per ridistribuire i soldi raccolti agli #autori e se una Società rispetta questi tempi (come SIAE fa) è veloce. Poi è facile essere ancora più veloci con un numero di iscritti, un territorio e un repertorio musicale molto esiguo; perché - prestate attenzione - non tutti i 9.000 iscritti a soundreef sono iscritti al servizio di musica live, quelli sono forse qualche centinaio che sostanzialmente segnalano una loro personale esibizione, fatta di brani di cui sono gli  stessi autori, a soundreef che provvede a contattare i vari locali dove si esibiranno per la riscossione, che è cosa ben diversa e di entità molto marginale rispetto a quello che fa la SIAE, motivo per il quale le due cose non dovrebbero essere neanche minimamente paragonate, ma le persone non del settore non se ne accorgeranno, l'importante è farsi pubblicità (facendo, sostanzialmente, paragoni tra una 500 e una ferrari). 

Tornando ai servizi di soundreef essi permettono di diffondere musica nei negozi ma solo ed esclusivamente attraverso il loro sito internet dove sono caricati i brani di chi che sia o dove sono caricate delle playlist suddivise per genere musicale, ovviamente non rilasciano alcuna licenza per la diffusione da spotify, youtube, itunes, cd, radio tradizionali, hardisk, tv, etc. etc. Noi non ci esprimiamo sulla bontà della loro musica, fate un esperimento voi: andate in uno di questi negozi che trasmette la loro musica e chiedete ad una cassiera o ad una commessa cosa ne pensa della musica che ascolta tutti i giorni, ne sentirete delle belle!

Ora, i numeri che gestisce la Società inglese non sono paragonabili a quelli di SIAE; come ci suggeriva un utente è facile fare i bellocci gestendo un bar con 10 clienti, 5 prodotti, e 3 fornitori, prova a gestire una catena con centinaia di migliaia di clienti, milioni di prodotti e milioni di fornitori.

Dagli articoli e dalle dichiarazioni emerge anche che, come ricorda in una nota la SIAE stessa, Soundreef opera illegalmente dal 01/01/2018 - anche se probabilmente lo fa dal 2011 perché la nonpiù-startup opera dal 2011 anno in cui la direttiva Barnier, che ha abbattuto l'esclusiva della SIAE, non esisteva affatto... ma questa è un'altra storia.

Dunque soundreef opera illegalmente e la Legge che lo stabilisce sancisce che in Italia possono operare nel settore solo le Società senza scopo di lucro e/o governate democraticamente dagli autori stessi e mentre SIAE è entrambe le cose, soundreef non ne è nessuna. Ma questa Legge non è follia come vorrebbero farci credere quelli che vorrebbero passare per martiri (altra pubblicità da paladini della libertà anti-siae cattiva e ruba soldi) ma deriva da un grande lavoro delle Commissioni Parlamentari, da un grande lavoro in audizioni ed incontri con tutti i protagonisti del settore e con la Commissione Europea e questo è il risultato della democrazia e della profonda analisi del mercato operata dal Ministro Franceschini che è tornato sui suoi passi perché ha difatti ammesso che effettivamente non conosceva cosi bene la materia (ma tranquilli credete tutti all'impeachment fake raccontato dal reppettaro Fedez...) . Premesso che il Monopolio, meglio dire l'esclusiva della SIAE, è stata tolta proprio da Franceschini ora basta sapere che l'Europa non impone una liberalizzazione totale o senza regole ma lascia ad ogni stato membro la facoltà di regolamentare il mercato come più opportuno per il proprio paese. Basta pensare che negli USA, unico esempio di liberalizzazione al 100% dei diritti d'autore è ormai un caos totale sia per gli autori che non riescono ad essere pagati sia per gli utilizzatori che devono chiedere licenze e pagare una moltitudine sconfinata di società per poter utilizzare musica. Basta pensare anche che in ballo, in Italia, ci sono 1.200 dipendenti italiani oltre a 700 agenti e accertatori e un indotto stimato in 1.100 collaboratori e/o prestatori di servizi a costo ZERO per lo Stato e per i contribuenti italiani mentre dagli ultimi articoli presenti su Internet soundreef ltd risulta avere 2 dipendenti, in Inghilterra. L'elenco sarebbe infinito, potremmo parlare del #valuegap, potremmo elencare gli organismi e i Ministeri che controllano la SIAE nel suo operato e molto altro.... ma torniamo sul punto.

La SIAE ha ribattuto, al +25% di iscritti dichiarati da soundreef (presumibilmente +900 iscritti), segnalando un record storico in soli 12 mesi di circa +12.000 iscritti! E senza pagarli verrebbe da dire! Alla faccia dell'esodo fuori dalla SIAE. Non solo, la Società Italiana ha anche segnalato che la PDU Music&Production gli ha affidato tutto il repertorio internazionale - fino ad oggi gestito dalla Svizzera SUISA - perché hanno potuto constatare che "in Europa la SIAE è la Società che ha lavorato di più e meglio negli ultimi anni", alcuni furbetti sosterranno che il miglioramento è dovuto alla concorrenza introdotta da soundreef ma l'evidenza ci mostra che l'attuale SIAE è il frutto di un Piano Strategico Aziendale che matura (già dall'insediamento della nuova dirigenza) dal 2009, deliberato poi tra il 2011 e il 2012.

Poi ci sono le dichiarazioni di Piercamillo Falasca (+Europa) evidentemente in campagna elettorale, che hanno aperto altri importanti interrogativi circa le modalità di fatturazione della collecting inglese -> LEGGI QUI

Insomma noi siamo sempre alla ricerca spasmodica per individuare queste grandi innovazioni di soundreef che siano tecnologiche o culturali come dicono loro, siamo anche alla continua ricerca di elementi per fare paragoni verosimili tra i loro servizi e quelli di SIAE, ma oltre a chiacchierare da bar, scarso approfondimento di giornalisti e alcuni deputati, oltre all'odio per chi si fa pagare per fare musica (eh... ma non è che soundreef si fa pagare in banane, sia chiaro), oltre a tanto marketing furbetto e agli interessi che sostengono i fondi di investimento che finanziano soundreef...oltre tutto questo non troviamo altro. Purtroppo anche noi con questo post abbiamo contribuito a fare pubblicità a questa soundreef, bravi soundreef! Good Luck!

Potete contattarci su Twitter -> @ddanews_ita

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